Si definisce alopecia la perdita della qualità (i fusti fragili e sottili) e/o della quantità di capelli o la loro scomparsa. La caduta dei capelli può essere diffusa o localizzata.
Nelle forme diffuse, la caduta pilare avviene praticamente su tutto il cuoio capelluto.
Nel telogen effluvium, lo “stress” metabolico ed emotivo (come nel caso di gravi malattie debilitanti, anemia, malattie della tiroide, dopo il parto, dimagrimento, ecc) provoca una sofferenza del follicolo pilifero in fase di anagen (fase di crescita) e il passaggio di molti capelli in fase di caduta (telogen). I capelli rimangono in fase telogen per circa 3 mesi prima di cadere definitivamente, così vi è un periodo di latenza tra l’insorgenza di una grave malattia e l’effettiva perdita dei capelli. Quando la caduta persiste per più di 6 mesi, si parla di telogen effluvium cronico.
L’avanzare degli anni porta all’assottigliamento dei capelli come processo naturale di invecchiamento.
Una condizione di caduta si osserva al cambio di stagione.
Nelle forme di alopecia localizzate, sono colpite solo alcune aree del cuoio capelluto con “aspetto tarlato” ( piccole lesioni, diffusamente distribuite) oppure a tipo ofiasi ( perdita dei capelli nelle aree periferiche del cuoio capelluto).
Nel caso di calvizie di tipo androgenetico, la perdita è simmetrica ed interessail vertice e la parte superioredel cuoio capelluto.
L’alopecia areata si manifesta con chiazza alopeciche rotondeggianti e colpisce sia i bambini che gli adulti. La superficie del cuoio capelluto appare normale e con un minimo, se presente, eritema. Nel contesto della chiazza possono essere presenti pochi capelli corti a forma di “punto esclamativo”.
Come curare l’alopecia?
E sempre raccomandabile, una visita dermatologica. Infatti è fondamentale una diagnosi accurata per capire la causa della caduta dei capelli per poter intervenire con la terapia appropriata.